Sardegna – I Fari più suggestivi
Fari che svettano tra le onde della Sardegna, resistono alla salsedine dei secoli e regalano panorami sull’infinito, illuminando la notte.
I Fari sui promontori della Sardegna sono ventiquattro e ormai da quasi 200 anni indicano ai naviganti la rotta da seguire. Incastonati su graniti modellati dal vento, tra ginepri e profumati elicrisi, rivelano scorci insoliti di eccezionale bellezza.
Non sei solo, ci sono io.
segui la mia luce, illumino il tuo cammino.
Non aver paura, fidati di me.
Anche se la tecnologia fa sì che i fari possano essere gestiti a distanza, quelli della Sardegna sono ancora abitati.
Il più imponente è quello di Capo Caccia a 186 metri di altezza, che svetta sul Golfo di Alghero. Qui la vista è unica: si riesce a vedere la Baia di Porto Conte e l’Isolotto di Foradada.
Sotto le falesie è nascosto l’ingresso della Grotta di Nettuno con la spettacolare Escala del Cabirol: 656 gradini ricavati nel calcare delle pieghe della roccia, habitat di palme nane, ginestre e ginepri.
Proseguendo verso Nord l’Isola dell’ Asinara ospita il Faro di Punta Scorna, uno dei più antichi. E’ stato abitato fino al 1977 ora è completamente automatizzato. L’itinerario per raggiungerlo è ricco di calette immerse in un azzurro incantevole.
Il Faro di Capo Testa si trova sulla costa di Santa Teresa di Gallura. Illumina tra rocce imponenti le Bocche di Bonifacio tra Sardegna e Corsica. Baia Santa Reparata, Cala Spinosa e la Colba sono invece solo alcune delle perle che orlano la punta di Capo Testa.
A poca distanza da Palau c’è il Faro di Punta Sardegna, sede dell’Osservatorio sulle coste e affacciato sull’ Arcipelago de La Maddalena.
Il faro di Capo Bellavista illumina il Golfo di Arbatax da un’altitudine di 160 metri. Permette, nei giorni invernali più nitidi, di godere di una vista spettacolare che spazia dalle cime innevate del Gennargentu fino alle falesie del Supramonte di Baunei.
L’Isola dei Cavoli ospita un faro particolare costruito su una torre spagnola del Seicento. Oggi è la sede del Centro di studi marini dell’Università di Cagliari.
Il Golfo degli Angeli con la Lanterna di Capo Sant’Elia e Capo Spartivento che sovrasta Cala Cipolla e la vicina spiaggia Su Giudeu riadattato in luxury guest house. Capo San Marco, Capo Mannuil ed il faro di Capo Sandalo, sull’isola di San Pietro, sono un’ ottima scusa per addentrarsi nei viottoli stile caruggi genovesi di Carloforte e assaggiare specialità dell’enogastronomia.
L’influenza araba si avverte nel cashcà cioè la variante del cuscus a base di semola cotta a vapore e arricchita con verdure cotte a parte. I maccaruin venivano serviti come primo piatto nelle feste nuziali. Lo stoccafisso alla tabarkina e la cassola ovvero una zuppa di vari tipi di pesce e crostacei in salsa ristretta. La cappunnada ovvero un piatto povero utilizzato un tempo dai marinai durante le lunghe navigazioni. E’ a base di gallette ammorbidite nell’acqua e condite con olio, aceto, pomodori e tonno.
Dalle influenze liguri viene la farinata, a base di farina di ceci, acqua e olio cotta al forno. Tra i dolci tipici troviamo i panetti con i fichi, i giggeri e i canestrelli. Il tonno viene pescato dalle tonnare locali e consumato in tutte le varianti possibili.
Eventi e Tradizioni
Girotonno a giugno E’l’appuntamento con il mondo degli estimatori del tonno di qualità, giornalisti ed esperti di golosità mediterranee. Chef internazionali si confrontano in una competizione incentrata sul tonno. Giorni di incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche. Musiche, spettacoli, convegni e dibattiti.
Sagra del Cuscus Tabarkino in Aprile
Festival internazionale di teatro, musica, arte, cinema, nuovo circo. Si tratta di una rassegna internazionale che si svolge nei primi giorni di settembre.
L’Estate dei Botti da giugno a settembre
Posidonia Festival: cinema, musica ed ecologia nella natura. Concerti e proiezioni di documentari a tematica ambientale in riva al mare. Itinerari nell’Oasi Lipu, immersioni, escursioni in barca a vela e kayak per gli amanti dello sport, ma anche conferenze ed un’ ecofiera partecipata.
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