Alba (CN) e il suo tartufo bianco
Alba, adagiata nello splendido scenario naturale delle Langhe, di cui è la capitale storica ed economica, è una città ricca di cultura,
storia e tradizioni. È l’antica Alba Pompeia, così battezzata dal console Gneo Pompeo Strabone, ma dalle origini preromane, probabilmente liguro-celtiche, ricca di reperti archeologici e testimonianze del suo glorioso passato.
Le origini del centro abitato di Alba sono preromane, probabilmente liguro-celtiche. Il toponimo è infatti tipico della civiltà ligure e significherebbe “città bianca”.
La cattedrale di Alba è situata in Piazza Risorgimento, dove domina con la sua mole imponente lo spazio pubblico. Si tratta di un rimaneggiamento ottocentesco di una preesistente architettura tardo-gotica. Sulla piazzetta vicina della Via Calissano, troviamo la Chiesa di San Domenico del XIII/XIV secolo. Adiacente alla chiesa di San Domenico si trova la Chiesa di Santa Caterina, la cui edificazione in stile barocco risale al XVIII secolo.
Enogastronomia ad Alba
La città possiede salde radici gastronomiche: i tartufi con le sue botteghe, la pasticceria, il vino con le sue enoteche fanno da corollario a un centro storico ancora intimamente in stile medioevale.
Per comprendere tale realtà bisogna percorrere al sabato via Maestra fino alla piazza del Duomo per godere delle grandi varietà offerte dal mercato settimanale, oppure nell’antica piazza delle Erbe.
La grande fortuna di Alba è il commercio del tartufo,
il suo profumo caratteristico pervade tutta la città, ma in modo particolare nella Galleria della Maddalena dove gli acquirenti provenienti da tutta Italia e non solo si lanciano in un gioco di scambi gratificanti.
Il rito di contrattazione delle trifole tutto giocato sull’olfatto, sul palpeggiamento, sapendo che ogni cercatore ha battuto con pazienza numerosi sentieri sotto il chiaro di luna con la collaborazione di un cane addestratissimo.
Eventi e tradizioni
L’87ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si svolge dall’7 Ottobre al 26 Novembre 2017.
Sarà simboleggiata dall’albero ed accompagnata dalla prima campagna di crowdfunding per la raccolta risorse destinati alla tutela delle tartufaie naturali.
Nel contenitore della grande kermesse estesa quest’anno fino a fine novembre numerosissimi appuntamenti con una novità: il Banchetto alla corte del Podestà, cena medioevale in piazza Risorgimento a cura della Giostra delle Cento Torri (prenotazioni online www.fieradeltartufo.org).
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba sceglie l’ALBERO come icona dell’edizione 2017.
L’ALBERO come rappresentazione del paesaggio – unico e straordinario – nel quale il Tartufo Bianco d’Alba nasce e si riproduce in maniera ancora enigmatica e sfuggente: un paesaggio che, nel 2014, l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
L’ALBERO come legame inscindibile con la natura, perché solo tramite la simbiosi con le sue radici il tartufo può svilupparsi e prosperare.
L’ALBERO come simbolo dell’impegno a cui l’uomo è chiamato per difendere e preservare l’ambiente nel quale vive e dal quale, spontaneamente, riceve frutti dal valore inestimabile e non riproducibile.
La fotografia utilizzata per illustrare l’icona della Fiera è stata scattata dal fotografo Enzo Massa.
Per maggiori informazioni degli eventi legati alla fiera del tartufo: Sito della fiera del tartufo.
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