Scicli

Scicli Patrimonio dell’Umanità UNESCO

Scicli è una piccola città monumento, Patrimonio dell’Umanità dal 2002.

Si estende tra il mare e il Tavolato Ibleo distante circa 24 km da Ragusa. Il territorio molto caratteristisco è ricco di grotte carsiche, permette di passare dalla spiaggia alla macchia mediterranea, ai rilievi calcarei.

Nascosta all’interno della vallata guarda il mare con i suoi vicoli stretti, le viste spettacolari, le salite ripide in cui ci si perde rapiti dai secoli e dal passato che ancora vive. Tante sono le piazze di pregio e l’intera via Francesco Mormino Penna è stata nominata Patrimonio UNESCO.

Il litorale è il piu esteso della zona di Ragusa va da Pozzallo a Marina di Ragusa.
Donnalucata è la più antica delle frazioni marinare ed è il porto di Scicli.

E’ da sempre sede dell’aristocrazia tanto che è cosparsa di ville ed edifici eleganti.

Le diverse culture hanno lasciato l’impronta nel dialetto, nella cultura, nella gastronomia e persino nella fisionomia della popolazione.


Pierpaolo Pasolini,Vinicio Capossela, Elio Vittorini se ne sono innamorati facendone crescere il prestigio. Scicli è stata il set del Commissario Montalbano di Andrea Camilleri .

“A Scicli,
lontana luminosa penombra
nel senso dell’antico che non muore
ed è noi e la nostra italiana unità:
la colpa dalla storia greca che ci ha fatto
più grandi degli altri,
di tutti
e la misura del passo delle nostre donne
che battono in leggerezza qualsiasi cosa si muova nel mondo”. Roberto Vecchioni

Compreso tra i due canyon di Santa Maria La Nova e di San Bartolomeo detti le “cave” si trova il Palazzo Beneventano

I prospetti monumentali di Palazzo Beneventano sono decorati con grandi maschere e in alto svetta lo stemma dei Beneventano, coronato e adornato da due teste di Mori che è diventato uno dei simboli della città.

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Palazzo Fava con le bellissime decorazioni tardobarocche del Portale d’onore e i balconi su piazza Italia, il più bello è il balcone ornato da mostri e grifoni che affaccia su via San Bartolomeo.

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In Palazzo Spadaro si evidenzia invece il passaggio di stile dal Barocco al Rococò. La facciata segue l’andamento curvo della via medievale in cui si trova. Il Palazzo del Municipio costruito nel primo novecento ricorda Palazzo Rucellai con lo stile neorinascimentale.

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La Chiesa di San Matteo, simbolo di Scicli è posta sul Colle di San Matteo.

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Di origini bizantine e tradizione sud-orientale è la Chiesa di Santa Maria La Nova. Le facciate hanno un notevole sviluppo verticale infatti fungevano da campanili. Qui furono scoperti i famosi Codici Sciclitani.

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Sono molto interessanti anche il Convento dei Cappuccini e il Complesso della Croce con la facciata impreziosita da un portale con archivolto gotico-catalano e dal rosone.

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Molto importante è anche l’architettura militare di Scicli, il Castellaccio è un torrione che faceva parte di un complesso fortificato.

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Posto sul fronte orientale della città c’è il Castello dei Tre Cantoni, un bastione quadrilatero, con torri agli angoli ed all’interno ancora visibili le fondazioni di una torre triangolare da cui prende il nome.

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Tra i maggiori siti archeologici troviamo Grotta Maggiore datato fra l’Età del Rame e l’Età del Bronzo antico; Cancellieri sito del periodo greco classico; Chiafura.

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La cucina di Scicli si avvale della sapiente combinazione dei prodotti agricoli e marinari. Tra i piatti tipici troviamo la Scaccia, il Cucciddatu Scaniatu, una ciambella con farina pepe e salsiccia, Pastizzu e ‘npanata una sfoglia di grano duro ripiena di carne o pesce, il Caturro, la ‘Nfigghiulata.



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